Lasciare tracce e costruire percorsi per scrivere e ri-scrivere la storia.

Questo mese Linguaggi parla di Moleste, il primo collettivo italiano per la parità di genere nel mondo del fumetto.

Ne parlo perché in queste settimane a Casa Ortega c’è una mostra dal titolo “LE Articolo AUTOdeterminativo”.

Di che si tratta?

Nasce come un intervento di public art organizzato e promosso da CHEAP Festival a Bologna e dedicato alla storia transfemminista. Dopo circa un anno l’Associazione Strane Nuvole ha pensato di portare queste 11 opere a Matera e farne una mostra in uno spazio espositivo.

Le opere vanno nell’ottica di un riempimento narrativo di quel buco storico che ha lasciato da parte le donne e le minoranze di genere (LGBTTQQIAAP+). L’obiettivo è creare eco a una tematica poco trattata ma molto presente, per sensibilizzare il territorio e rivitalizzare i musei.

Dalla strada al museo. Un museo che è anche una casa. E come ha dichiarato Simona Spinella, presidente della Cooperativa Synchronos che gestisce Casa Ortega

“José Ortega diceva di sé “In principio ero un disegnatore che per guadagnarsi da vivere aveva intrapreso la strada della pubblicità. Così, man mano che crescevo come disegnatore, si rafforzava in me sempre più la strada come artista, ed è quando sono stato in prigione che ho deciso davvero di abbandonare la decorazione e la pubblicità e fare il pittore”.Nelle parole di Ortega si ritrovano due elementi fondamentali della sua arte: la libertà e l’urgenza espressiva determinatesi quando da ragazzo disegnava manifesti, affissi poi sui muri di Madrid.

Jugliaria, Equipo 57, Estampa Popular sono i collettivi di artisti, uniti dall’impegno politico contro il franchismo e il fascismo, di cui Ortega è stato fondatore e membro attivo.

Un aspetto questo che mette indubbiamente in relazione gli spazi di narrazione (bassorilievi) di Ortega con le undici opere del collettivo Moleste, un’azione di public art nata tra le strade di Bologna volta ad affermare il diritto di essere ascoltate e di essere prese sul serio da colleghi e amici. Come lo stesso collettivo scrive “Non siamo solo “molestate”. Siamo più di questo.”

Se volete ripercorrere le 11 tappe la mostra è aperta al pubblico, con biglietto d’ingresso €6, fino a martedì 31 maggio 2022 dalle ore 10.00 alle ore 14.00.