Il Percorso delle 7 pietre

Il Percorso delle 7 pietre

Clicca qui per visualizzare la posizione

Il sole che filtra tra le fronde degli alberi, il rumore del vento tra le rocce: il Percorso delle Sette Pietre mi ha avvolto fin dal primo passo in un’atmosfera magica e suggestiva. Un sentiero che collega i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano. Non solo un semplice percorso escursionistico, ma un viaggio tra parole, simboli e paesaggi mozzafiato.

Le sette pietre, disseminate lungo il cammino, non sono semplici pietre, ma custodi di storie e segreti. Ognuna di esse rappresenta un tassello del racconto “Vito ballava con le streghe” di Mimmo Sammartino, a cui il sentiro si ispira.

Destino, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo, delirio: parole chiave che riecheggiano tra le rocce, svelando via via l’essenza della storia.

La prima pietra, destino, all’ingresso del sentiero, mi ha subito catapultato nell’intreccio di vite che avrei incontrato lungo la via. Un monito sul destino ineluttabile che lega i protagonisti, un filo invisibile che tesse la trama della narrazione.

Proseguendo, immerso nella vegetazione lussureggiante, mi sono imbattuto nella seconda pietra: incanto. La sua presenza emanava un fascino magnetico, come se il borgo di Pietrapertosa e la sua gente mi stessero sussurrando segreti antichi.

Arrivato alla terza pietra, vicino ad un’antica fontana, ho percepito un’aura di mistero. Sortilegio: una parola che aleggiava nell’aria, preannunciando gli eventi magici che avrei vissuto tra le pagine del racconto.

La pietra centrale, streghe, situata in un punto panoramico con una vista mozzafiato, era dedicata alle figure femminili enigmatiche che popolano la storia.

Proseguendo verso il burrone, la quinta pietra mi ha evocato l’idea della libertà: volo. Un anelito di evasione che rispecchiava le aspirazioni del protagonista Vito, alla ricerca di una vita oltre i confini del suo borgo.

In una radura soleggiata, la sesta pietra mi ha invitato a gioire della vita. Ballo: una parola che racchiudeva la spensieratezza e la felicità che caratterizzavano Vito prima degli eventi drammatici che sconvolsero la sua esistenza.

L’ultima pietra, all’ingresso di Castelmezzano, ha segnato la fine del mio viaggio. Delirio: una parola che racchiudeva la discesa di Vito nella follia, conseguenza degli eventi tragici che aveva vissuto.

Ogni pietra, oltre al suo significato simbolico, era incorniciata da una struttura metallica che riportava la parola chiave e un passo del racconto. Un connubio perfetto tra arte e letteratura che ha reso il mio cammino un’esperienza unica e coinvolgente.

Ma il Percorso delle Sette Pietre non è solo un viaggio tra parole e simboli. È anche un’immersione nella bellezza incontaminata delle Dolomiti Lucane che ti regala scorci indimenticabili. Un sentiero adatto a tutti, grandi e piccini. Lasciatevi avvolgere dalla magia di questo luogo, dove realtà e fantasia si intrecciano in un connubio perfetto… SCOPRI DI PIU’

Come arrivare:

In auto: Da Potenza, prendere la SS95 in direzione Metaponto. Uscire a Tito Scalo e seguire le indicazioni per Pietrapertosa. Da Matera, prendere la SS76 in direzione Potenza. Uscire a Pietrapertosa.

In autobus: Da Potenza e Matera, ci sono autobus diretti per Pietrapertosa.

Cosa portare:

  • Scarpe comode
  • Acqua
  • Cappello
  • Crema solare
  • Macchina fotografica

Consigli:

  • Il sentiero è aperto tutto l’anno, ma è consigliabile evitarlo durante i mesi estivi quando le temperature possono essere molto elevate.
  • Il sentiero è ben segnalato, ma è consigliabile portare con sé una mappa.
  • Lungo il percorso ci sono diverse aree di sosta dove è possibile riposarsi e godersi il panorama.
  • È possibile fare il percorso in autonomia o con una guida.