La rappresentazione allegorica, dalla marcata impronta teatrale, mette alla berlina e ridicolizza quelle forme di potere che amministrano la comunità: Chiesa e Ordine Pubblico cercano di controllare le figure principali del carnevale teanese, L’Urs (l’Orso) e Carnuluvar, espressioni anarcoidi dell’uomo in perenne lotta contro l’autorità costituita. Lungo il tragitto si canta, si balla, si beve e si fa festa. I festeggiamenti carnascialeschi che si svolgono in tanti comuni lucani, costituiscono un tassello importante del prezioso mosaico di tradizioni che rendono la Basilicata una terra culturalmente multiforme. La sua collocazione nel centro del Sud Italia, infatti, l’ha resa storicamente crocevia di correnti e influenze tra le più svariate, che nel tempo si sono amalgamate dando vita ad espressioni identitarie del tutto originali.