Il Carnevale di Montescaglioso

Il Carnevalone

C’è una primadonna nel Carnevale di Montescaglioso: si chiama “Quaremma”.

Sfila nel corteo avvolta da un abito nero e stringe tra le braccia un pupazzo in fasce, “Carnevalicchio”, suo figlio, vestito di bianco in contrapposizione alla madre e simbolo del rinnovamento. “Carnevalone”, padre e marito, avanza lentamente, coperto da un manto nero che non nasconde il suo ventre gonfio e sproporzionato: vecchio e barbuto, si muove “cavalcando” un povero asino. Sulle sue spalle e sui fianchi dell’animale che lo trasporta sono appesi cartelli di insulti e denunce, pillole di saggezza, espressioni di una satira e di un umorismo che riflettono il carattere della comunità montese. I festeggiamenti carnascialeschi che si svolgono in tanti comuni lucani, costituiscono un tassello importante del prezioso mosaico di tradizioni che rendono la Basilicata una terra culturalmente multiforme. La sua collocazione nel centro del Sud Italia, infatti, l’ha resa storicamente crocevia di correnti e influenze tra le più svariate, che nel tempo si sono amalgamate dando vita ad espressioni identitarie del tutto originali.

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