Il racconto di Venanzia inizia nel 1994 al Politecnico di Torino, quando, da studentessa di architettura, si trasferisce a Oulu, cittadina della Finlandia settentrionale, grazie a un progetto Erasmus. Questa esperienza le ha permesso di conoscere una cultura diametralmente opposta alle sue radici lucane e di diventare la donna che è oggi: moglie, architetto, imprenditrice e console onorario per l’Italia in Finlandia.
L’inizio di un nuovo capitolo
Nel 1994, Venanzia Rizzi, studentessa di architettura al Politecnico di Torino, decide di partecipare a un progetto Erasmus che la porterà a Oulu, una cittadina della Finlandia settentrionale. Questo trasferimento rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita, caratterizzato da sfide e opportunità che la plasmeranno come persona e professionista.
Una cultura diametralmente opposta
A Oulu, Venanzia si trova immersa in una cultura completamente diversa da quella delle sue radici lucane. Questa esperienza le permette di ampliare i suoi orizzonti e di acquisire una nuova prospettiva sul mondo. La Finlandia, con il suo stile di vita e le sue tradizioni, diventa un terreno fertile per la sua crescita personale e professionale.
Una strada in salita
La strada di Venanzia è stata in salita, ma la sua tenacia e la sua voglia di farcela, tipiche delle persone che vengono da una terra bellissima e difficile come la Basilicata, l’hanno portata a diventare una donna di successo. Oggi, Venanzia è moglie, architetto, imprenditrice e console onorario per l’Italia in Finlandia. La sua storia è un esempio di come la determinazione e la passione possano trasformare ogni ostacolo in un trampolino di lancio verso il successo.
Un modello di resilienza e successo
Venanzia Rizzi rappresenta un modello di resilienza e successo per tutti coloro che credono nel potere della determinazione e della passione. La sua storia ci ricorda che, nonostante le difficoltà, è possibile raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni. Venanzia ci insegna che ogni sfida può essere trasformata in un’opportunità di crescita e che il futuro è nelle nostre mani.